lunedì 5 gennaio 2015

[Recensione] - "Amici" di Yumoto Kazumi

Cos'è la vita? Cos'è la morte? Che rapporto c'è fra l'una e l'altra? Sono queste le domande che tre studenti della scuola elementare si pongono in questo libro per ragazzi scritto nel 1992 dalla scrittrice giapponese Yumoto Kazumi, il cui titolo originale è 夏 の 庭 (Natsu no Niwa, Giardino d'estate).

Kiyama, Kawabe e Yamashita sono i tre protagonisti di questa storia. Dopo la morte della nonna di Yamashita, i tre ragazzini decidono che vogliono conoscere la morte. Questa ricerca li porterà da colui che si può considerare come il quarto protagonista di questa vicenda (e forse il più importante): un solitario vecchietto la cui vita diverrà per loro oggetto d'interesse, tanto da portarli a spiare la sua giornata giorno dopo giorno. Sarà nel momento in cui il vecchio si accorgerà di loro che cambierà tutto. La paura iniziale di quest'ultimo si trasformerà  in vera amicizia che porterà a vivere a tutti e quattro una delle estati più belle ed indimenticabile della loro vita.

Molto spesso il tema della morte viene trattato all'interno di opere di autori giapponesi, possiamo dire essere quasi la loro firma identificativa, ma mai in un modo così delicato e "leggero" come in questo breve libro. Dato il suo indirizzarsi verso un pubblico giovane, l'intero testo si presenta molto semplice e scorrevole e, grazie alla caratterizzazione letteralmente viva dei vari personaggi, riesce a catapultare il lettore (sia esso di qualsiasi età) a vivere in prima persona le vicende, belle e brutte, come se anch'esso facesse parte di questo gruppo di amici.

Un libro di cui, a te lettore, consiglio calorosamente la lettura; tanti sono gli insegnamenti che lascia ed io non ringrazierò mai abbastanza la casa editrice Atmosphere Libri per avermi dato la possibilità di leggere quest'opera da cui, nel 1994, venne tratta anche una pellicola cinematografica diretta da Shinji Sōmai.

                                             Il mio voto:
                                                                         

1 commento:

  1. Proprio come merita di essere visto il film del grande Shinji Somai, non si può non leggere questa splendida opera di Kazumi Yumoto.

    Ho una grandissima fiducia e stima per questa nuova casa editrice. Spero che traducano molti altri capolavori dell'asia.

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